Welfare aziendale: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, in risposta all’interpello numero 285 del 19 luglio 2019 chiarisce che l’iscrizione ad una Cassa di assistenza sanitaria effettuata dal datore di lavoro a favore dei propri dipendenti consente ai beneficiari il rimborso delle spese sanitarie sostenute senza alcun aggravio fiscale. Il datore di lavoro è solamente tenuto al versamento all’Inps di un contributo di solidarietà del 10% sui contributi pagati alla Cassa.
Al contrario, il rimborso diretto delle spese sanitarie sostenute dal datore di lavoro – senza cioè il transito da una Cassa di assistenza sanitaria – concorre a formare il reddito di lavoro dipendente e quindi soggetto all’ordinaria tassazione contributiva e fiscale in capo sia all’Azienda che al dipendente.